«La guerra provoca solo distruzione e morte. Israele e Hamas hanno già perso: ora devono trovare un accordo per il cessate il fuoco». Suor Nabila Saleh è piccola di statura, ma il coraggio che nasce dalla sua fede la fa apparire un gigante. La religiosa egiziana della Congregazione del rosario ha 46 anni e gli ultimi 13 li ha passati a Gaza, al servizio di tutti i palestinesi e in particolare della piccola comunità di cristiani della Striscia. Dall’11 ottobre ha vissuto la tragedia della guerra, prendendosi cura dei 635 cristiani rifugiati nella parrocchia latina della Sacra Famiglia di Gaza. Dopo mesi vissuti sotto le bombe, se pur con dolore, ha lasciato la Striscia, la abbiamo incontrata il 10 giugno a Ghiffa. Ci ha detto: «È stato difficilissimo vivere sotto i bombardamenti, spesso senza cibo e acqua. abbiamo visto tanta gente vagare nella vana ricerca di aiuti. Tutti sperano e chiedono di far arrivare i convogli umanitari. Solo la fede ci ha permesso di resistere». Le nostre comunità hanno già consegnato a Suor Nabila un primo aiuto economico al quale si aggiungerà quanto raccoglieremo con il Mercatino.

Last modified: 17 Agosto 2024
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