Inno di David Maria Turoldo posto in chiesa parrocchiale, come motivo di meditazione, accanto alla riproduzione fotografica dell’ “Adorazione del Bambino”.

Mentre il silenzio fasciava la terra
e la notte era a metà del suo corso,
tu sei disceso, o Verbo di Dio,
in solitudine e più alto silenzio.

La creazione ti grida in silenzio,
la profezia da sempre ti annuncia,
ma il mistero ha ora una voce,
al tuo vagito il silenzio è più fondo.

E pure noi facciamo silenzio,
più che parole il silenzio lo canti,
il cuore ascolti quest’unico Verbo che
ora parla con voce di uomo.

A te, Gesù, meraviglia del mondo,
Dio che vivi nel cuore dell’uomo,
Dio nascosto in carne mortale,
a te l’amore che canta in silenzio.

«Una cosa mi impressiona nei Vangeli in maniera tutta particolare: il silenzio di Cristo», ha scritto David Maria Turoldo. «Il silenzio della notte della sua nascita: “Mentre il silenzio fasciava la terra, e la notte era a metà del suo corso”. In quel silenzio non c’è il vuoto o l’assenza, ma un modo speciale per rendere l’uomo partecipe e protagonista di un progetto più grande.

David Maria Turoldo, al secolo Giuseppe Turoldo (Coderno, 22 novembre 1916 – Milano, 6 febbraio 1992).
È stato un presbitero, teologo, filosofo, scrittore, poeta e antifascista italiano, membro dell’ordine dei Servi di Maria. È stato, oltre che poeta, figura profetica in ambito ecclesiale e civile, resistente sostenitore delle istanze di rinnovamento culturale e religioso, di ispirazione conciliare. È ritenuto da alcuni uno dei più rappresentativi esponenti di un cambiamento del cattolicesimo nella seconda metà del ‘900, il che gli ha valso il titolo di “coscienza inquieta della Chiesa”.

Last modified: 16 Dicembre 2022
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