Anche quest’anno siamo giunti alla tradizionale Festa della Quarta, la festa della nostra Comunità di fede. E vi siamo giunti in questo anno così carico di incertezze e di paure a causa della pandemia mondiale che ci ha colpiti.
A livello sociale, ho capito che i nostri nazionalismi, i muri innalzati come barriere contro gli altri, i proclami contro i diversi sono parole al vento; è sufficiente un piccolo starnuto per rendere debole anche la globalizzazione e lasciare che il signor Covid metta all’angolo per primi i Paesi più evoluti, ribaltando le parti.
Personalmente ho capito che possiamo pianificare tutto, poi arriva un invisibile virus e ci costringe a scoprire i nostri limiti e a cambiare tutta l’impostazione della nostra vita.
Nel campo ecclesiale, poi, ho capito quanto sia fragile ed inadeguata la fede centrata solo sulla celebrazione dell’Eucaristia (della quale siamo stati privati per mesi), considerata per di più non troppo importante per la nostra fede!
Last modified: 28 Ottobre 2020