“La mia storia è unica agli occhi degli altri perché il mio limite, non avere le braccia, è molto più evidente rispetto ai limiti che tutti abbiamo. Ho capito di poter fungere da specchio: guardando me, la gente ritrova se stessa. Se io, che sono fatta così, considero la mia unicità una possibilità e non un limite, perché non puoi farlo anche tu? ” (Simona Atzori, 2017)

Simona è nata senza braccia, ma ha utilizzato da sempre le sue gambe e i suoi piedi come braccia e mani. Ha capito sin da piccola che spesso “i limiti non sono reali. Ce li poniamo noi, o ce li pongono gli altri e noi, semplicemente, lasciamo germogliare e crescere le idee di noi che ci trasmettono”. Simona inizia a danzare a sei anni seguendo corsi di danza classica e pochi anni più tardi si avvicina all’altra sua grande passione, la pittura. Scopre il mondo dei colori grazie alla sorella Gioia. Frequenta l’Accademia di belle arti di Brera a Milano (tanto sognata durante il liceo) e la Facoltà di Lingue e letterature straniere, ma prosegue i suoi studi alla University of Western Ontario nella Facoltà di Visual Arts. Qui si concentra sulla pittura senza mai tralasciare la danza; è ambasciatrice per la Danza nel Grande Giubileo del 2000; nello stesso anno ritira a Roma il premio Michelangelo e incontra per la prima volta Andrea, colui che chiamerà amore. Nel 2001 si laurea in Visual Arts.

Last modified: 5 Novembre 2023
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