Anche la nostra Caritas ha vissuto nel tempo del lockdown e dell’emergenza alimentare. 

Con i primi di marzo, tutta la programmazione settimanale dei nostri servizi è stata interrotta. Sospesi i viaggi e i turni al Centro. Chiuso il guardaroba. La maggioranza dei nostri volontari non più giovani, non se l’è sentita di intervenire direttamente ma ha dato supporto economico a distanza. Il coinvolgimento dei volontari più giovani della Protezione Civile e della Croce Rossa, insieme con l’Amministrazione Comunale, ci ha permesso di dare risposta al considerevole aumento di richieste.

Il gruppo di gestione del Fondo di Solidarietà è stato coinvolto in tre incontri straordinari per definire criteri per la distribuzione dei buoni spesa con l’ordinanza del Governo, a circa 126 nuclei familiari che ne hanno fatto richiesta.

Con lo slogan “LA CARITÀ NON SI FERMA”, abbiamo stimolato la raccolta di offerte per incrementare il Fondo e in questi tre mesi sono stati depositati sul conto 4550 euro a cui si sono aggiunti lo scorso giugno, 10.000 Euro devoluti direttamente dalla Parrocchie di Baveno e Isole.

La crisi economica ha colpito, particolarmente gli operatori legati al settore turistico, si è così generata una povertà legata a quanti avevano contratti di lavoro stagionali che non verranno probabilmente rinnovati. Le richieste economiche per le utenze abitative sono lievitate con più 55 pagamenti che hanno superato la cifra di 6684 Euro in quattro mesi.

Dopo le prime settimane con la distribuzione a domicilio da parte della Protezione Civile, dalla serranda aperta sulla piazza del nostro magazzino Caritas, si sono distribuiti al venerdì, su appuntamento, i generi di prima necessità, grazie soprattutto alla presenza costante di Loretta. Il magazzino in questi mesi è stato completamente rinnovato e, oltre ai generi alimentari offerti da privati, dall’Amministrazione e dalle Associazioni, abbiamo acquistato generi alimentari per 2600 Euro.

Da una situazione pre-Covid che registrava la presenza di circa 30 nuclei familiari con 81 assistiti e una media di 9 borse a settimana, si è passati ad un incremento percentuale del 50%, con più di 50 nuclei familiari con 180 assistiti e una media di 20 borse a settimana, 286 borse in quattro mesi a cui si aggiungono le scatole distribuite dal Comune.
Ad oggi i lavoratori dipendenti in cassa integrazione che abbiamo registrato sono 10, i lavoratori autonomi in crisi occupazionale sono 4, i lavoratori stagionali sono 23, i disoccupati sono 15 i pensionati sono 7.

La Caritas ha anche sostenuto iniziative varie, come la distribuzione delle uova di cioccolato per la Pasqua, l’assegnazione dei buoni per l’acquisto di farmaci, la segnalazione di famiglie per la distribuzione di piatti cucinati da ristoranti, raccolte nei supermercati.

Dopo l’emergenza sarà necessario pensare all’accompagnamento delle persone, per farle ripartire in percorsi più organici, ad interventi mirati di sostegno alle famiglie con le cosiddette “Adozioni a vicinanza”. 

Il Direttore Caritas
Pier Mario Locatelli

Last modified: 6 Ottobre 2020
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