Le nostre comunità parrocchiali di Baveno solidali con il popolo ucraino

Animazione e sensibilizzazione
Oltre alla raccolta fondi per la “QUARESIMA DI FRATENITÀ” che è già avviata, dedicheremo la domenica 27 marzo alla preghiera e alla solidarietà. Si pensa in questa occasione di invitare persone di origine ucraina che vivono a Baveno per esprimere loro gesti di prossimità e vicinanza. Sabato 9 e domenica 10 aprile in piazza del Municipio i gruppi “ago, filo e fantasia” e il gruppo “Punto a croce” allestiranno un Mercatino con la vendita di manufatti e decorazioni pasquali finalizzata alla raccolta fondi per l’Ucraina.
Accoglienza profughi
Si sta definendo il quadro delle responsabilità istituzionali. La Protezione Civile sarà impegnata nella gestione dell’emergenza e un ruolo centrale sarà svolto della Regione. La Prefettura ha firmato la convenzione con i CISS (Consorzi intercomunali per la gestione dei Servizi Socio Assistenziali) che saranno i soggetti incaricati per l’accoglienza. Questi rileveranno le strutture disponibili e dovranno vigilare su tutti i vari aspetti dell’accoglienza (visti umanitari presso la questura, aspetti sanitari quali vaccinazioni, percorsi di inserimento scolastico dei più piccoli e tanto altro).
Le persone che arriveranno (soprattutto donne con bambini) avranno un visto umanitario di 1 anno e quindi, come potete capire, l’accoglienza non sarà breve e semplice.
Anche a Baveno si segnalano persone che si sono attivate per dare disponibilità di appartamenti o locali per l’accoglienza, così come sono già giunti alcuni nuclei di profughi.
Ci sembra comunque prematuro dare risposte a questa generosità perché vogliamo capire, con gli enti preposti all’accoglienza, chi sosterrà a vari livelli (non ultimo quello economico) i vari oneri, per non gravare eccessivamente sulla generosità di chi ha messo a disposizione la struttura.
VI INVITIAMO QUINDI A RELAZIONARVI CON I SERVIZI SOCIALI O I CISS PRESENTI SUL NOSTRO TERRITORIO, OFFRENDO LA DISPONIBILITÀ DI FAR PARTE DELLA RETE DELL’ACCOGLIENZA. Evitiamo, in ogni caso, il rischio di seguire proposte di associazioni varie che troviamo in rete o di offrire una disponibilità diretta di un’accoglienza che non sarà sicuramente ne breve, ne semplice.