Carissimi,
dopo un anno nel quale abbiamo drammaticamente scoperto di essere fragili e vulnerabili (e per questo ci è stata impedita ogni attività educativa, anche a carattere spirituale), in questo nuovo anno appena iniziato siamo chiamati (seppure ancora con grande cautela) alla rinascita.
Mentre aspettiamo il vaccino come viatico per una vita nuova, non possiamo evitare di chiederci come può cambiare l’esistenza nostra e dei nostri ragazzi, se è privata del dono di una visione spirituale della vita.
“Non si viene alla luce, se non si riceve anche una luce per vivere”, ha detto il nostro Vescovo nell’omelia del 22 gennaio, per la festa di San Gaudenzio, Patrono della nostra Diocesi novarese.
I vostri figli sono stati vaganti e dispersi per oltre un anno; e non potranno rinascere solo perché torneranno a vivere senza pericolo di contagio. Senza la luce dello spirito, la loro rinascita sarà soltanto un ritorno alla spensieratezza di prima, come abbiamo visto dopo l’estate e vediamo ogni volta che vengono allentate le regole delle varie zone arancioni o gialle.
Per voi educatori (ed anche per me e per i catechisti che coadiuvano il cammino di crescita della fede) è importante concentrarsi sull’essenziale, cioè scommettere su ciò che sta al centro dell’educazione alla fede.
Ed al centro della nostra fede cristiana non ci può essere che Gesù Cristo, che ogni Domenica incontriamo nella celebrazione dell’Eucaristia.
La ripresa del cammino di iniziazione alla fede non può, dunque, che avvenire se non con la partecipazione alla Messa nel Giorno del Signore.
E’ quanto propongo a tutti dal prossimo mese di febbraio, senza eccessive preoccupazioni sulle date delle Prime Comunioni e delle Cresime (che non possono ancora essere programmate), ma nella consapevolezza che solo chi è iniziato alla fede può avvertire l’esigenza della Messa festiva o prefestiva.
Assicurando che nelle nostre chiese vengono rispettati i distanziamenti di legge, rimango in attesa di incontrarci per rinascere nell’amore di Dio, unico vero vaccino contro ogni contagio di male.

Don Giuseppe

Last modified: 27 Gennaio 2021
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