Carissimo Don Alfredo,

Agosto 1975, arrivo in quel sagrato pieno di gente.

Arrivavo da Tel Aviv dopo esperienze durissime a Gerusalemme e nel deserto del Neghev, che dovevano servire a disintossicarmi dalle nere polveri delle acciaierie tedesche e dalle profonde miniere della Ruhr. Erano passati solo dieci anni dalla conclusione del Concilio Vaticano II. Io l’avevo appreso nelle sue costituzioni fondamentali in Germania, nel confronto con i luterani e i protestanti, con due maestri d’eccezione: Joseph Ratzinger e Hans Küng, i due teologi che erano stati l’ombra del Cardinale Joseph Frings di Colonia. Un Concilio quindi meno papalino, più sfumato, ma molto solido e innovativo.

Last modified: 26 Ottobre 2020
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